Da oggi sul nostro sito vi proponiamo una selezione di notizie estrapolate dai quotidiani nazionali.
Questa scelta è strettamente connessa al nostro modello di riferimento, socio-costruzionista, che ha come suo specifico interesse lo studio dell’individuo inserito nella rete delle sue relazioni più significative, all’interno di cornici contestuali più ampie.
Il costruttivismo, la complessità, la seconda cibernetica evidenziano come, a fianco di una responsabilità tecnica, i terapisti hanno anche una responsabilità epistemologica. È dovere del terapista riflettere sul proprio modo di pensare, sui propri sistemi di riferimento, e su ciò che accade nel mondo ( vicino e lontano). Le notizie quotidiane, le cronache, diventano parte delle conversazioni giornaliere, diventano narrazioni, contribuiscono a definire posizioni nel mondo. Proprio per questo non possiamo non porvi attenzione. La necessità di indagare e discutere le premesse implicite, i presupposti e i pregiudizi di cui tutti siamo portatori e valutare le conseguenze che sul piano sociale ed interattivo hanno le operazioni conoscitive è parte del nostro mandato clinico e formativo.
Non vi è nessun tipo di conoscenza che non sia “costruita” o “creata” dal soggetto all’interno delle sue relazioni significative, del pensiero collettivo e della cultura in generale. Le cosiddette “realtà” sono solo versioni del reale, sono narrazioni create dal soggetto all’interno dei propri contesti di vita, create soggettivamente ma anche contestualmente. È cioè all’interno di una comunità, di un contesto culturale, storico, dentro un linguaggio che si costituiscono identità e narrazioni, e la dimensione culturale è da intendersi come il terreno di costruzione comune e condiviso di significati che diamo al mondo.